DAL 17 OTTOBRE AL CINEMA
Il Film
Dalia, una giovane ragazza cresciuta a Londra senza motivazioni né aspettative per il futuro, viene mandata dalla madre in un paesino nelle Langhe, a prendersi cura del nonno Igor, con la speranza che la vita rurale aiuti la ragazza a trovare la sua strada. All’arrivo Dalia scopre che il nonno, la cui salute peggiora di giorno in giorno a causa della demenza senile, ha ricevuto una notifica di sfratto dovuta all’espansione delle aziende vinicole locali, che sperano di impossessarsi della terra un tempo destinata ai cacciatori di tartufi. Per trovare in poco tempo una somma di denaro sufficiente per pagare la casa ed evitare lo sfratto, Igor decide di condividere i segreti dei trifolai con la nipote e di mandarla nei boschi assieme alla cagnolina Birba, alla ricerca di un grande tartufo bianco d’Alba, in modo da salvare, con il suo valore inestimabile, la loro casa.
DAL 17 OTTOBRE AL CINEMA

A VOLTE IL TESORO PIÙ GRANDE SI NASCONDE DAVANTI AI TUOI OCCHI
Cast artistico
Ydalie Turk
Dalia
Umberto Orsini
Igor
Margherita Buy
Marta
Enzo Iacchetti
Battitore d’asta
Birba
Cane da tartufo
Cast tecnico
Regia Gabriele Fabbro
Sceneggiatura Ydalie Turk e Gabriele Fabbro
Direttore della fotografia Brandon Lattman
Prodotto da Massimo Fabbro
Co-produttori Marco Bianco, Luciana Cherubini, Sabrina Colantoni, Elena Miroglio, Sandra Lesina, Charley Vezza
Produttrice Holding Thumbs Production Casey Diepeveen
Produzione esecutiva Cinefonie, Mattia Puleo
Line Producer Stefano Masera
Produttore aggiunto John Humber p.g.a.
Musiche Alberto Mandarini, Orchestra sinfonica Bartolomeo Bruni
Montaggio Gabriele Fabbro
Scenografie Serena Viganò
Costumi Francesca Cibischino
Gallery
Il cast

Ydalie Turk
È un’attrice e scrittrice sudafricana che è stata nominata “Screenwriter to Watch” nel 2022 dalla rivista MovieMaker Magazine per The Grand Bolero, opera prima di Gabriele Fabbro. Si è laureata in recitazione a Los Angeles (New York Film Academy) e attualmente risiede a Città del Capo, dove lavora nel cinema, in televisione e a teatro. Oltre ad aver recitato nel film Color of Dreams, nel 2022 si è dedicata anche al teatro. Ha interpretato Orfeo in Euridice di Sarah Ruhl. In seguito, ha recitato nel ruolo di Katjia in The Bells of Amersfoort di Zakes Mda e ha recitato in Green Room, scritto da Dominic Pretorius e dalla scrittrice Keely Shinners. Infine, nel 2023, ha scritto e recitato in Before the Second Advent, che è andato in tournée in diversi teatri di Città del Capo.

Umberto Orsini
È un attore teatrale, televisivo e cinematografico. Nato a Novara, Orsini abbandonò la carriera di notaio per frequentare l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Verso la fine degli anni ’50, emerse come talentuoso attore teatrale e nel 1960, lavorò per la prima volta con Luchino Visconti nella rappresentazione teatrale di L’Arialda. Dopo alcuni ruoli secondari (tra cui in La Dolce Vita di Federico Fellini), Orsini debuttò come protagonista nel 1962 con il film Il mare, diretto da Giuseppe Patroni Griffi. Nel 1969, fu premiato con il Nastro d’Argento come miglior attore non protagonista per la sua interpretazione in La caduta degli dei di Visconti. La sua popolarità deriva principalmente dalla televisione, dove il suo più grande successo fu nel 1969 con il ruolo di Ivan Karamazov nel dramma I fratelli Karamazov di Sandro Bolchi. Nel 2008 è stato candidato al David di Donatello come miglior attore non protagonista per il suo ruolo in Il mattino ha l’oro in bocca di Francesco Patierno.

Margherita Buy
È l’unica attrice ad aver vinto sette volte il David di Donatello e sette volte il Nastro d’argento. Ha preso parte a moltissime importanti produzioni italiane degli ultimi decenni. Ha lavorato con registi di spicco come Ferzan Özpetek in Le fate ignoranti (2001) e diverse volte con Nanni Moretti, tra cui Il caimano (2006) e Mia madre (2015), tanto da essere considerata la sua musa ispiratrice. La sua carriera è costellata anche da successi in televisione (la serie Esterno notte di Bellocchio, tra gli altri) e al cinema, dimostrando la sua versatilità e il suo talento. Nel 2023, Buy ha debuttato nella regia, presentando il suo primo film, Volare.
Il regista
Nominato da MovieMaker Magazine come uno degli sceneggiatori da tenere d’occhio del 2022, Gabriele Fabbro è nato nel 1996 a Milano, in Italia. È un regista con un BFA in Cinematografia presso la New York Film Academy. Dal 2011 ad oggi ha scritto, diretto e prodotto oltre 30 produzioni tra lungometraggi, cortometraggi, video musicali e spot pubblicitari. Tra i suoi lavori più recenti, ha diretto il video musicale “If You Run (2020)” per Josh Homme (Queens of the Stone Age). Il suo cortometraggio “8 (2019)” è stato proiettato alla 76 Mostra del Cinema di Venezia e “The Grand Bolero”, il suo primo lungometraggio, è stato presentato in anteprima all’Austin Film Festival 2021 ed è distribuito su Prime Video.
“Mi appassiona preservare le tradizioni locali che stanno scomparendo e miro a presentarle al pubblico internazionale in modo magico. Con Trifole voglio raccontare una storia dinamica e dal tono avventuroso per sottolineare l’immensa importanza per tutti noi di conservare e rispettare la natura e raccontare il valore della famiglia e delle proprie radici.
Le dinamiche tra Dalia e Igor, sono state ispirate dal rapporto che avevo con mio nonno, recentemente scomparso a causa del Parkinson. La sua malattia ci ha impedito di comunicare e dopo essermi trasferito in America, non sono stato presente negli ultimi anni della sua vita e al momento della sua morte.
Ho creato questo film per colmare questo rimpianto e immortalare mio nonno sul grande schermo, descrivendolo nel modo più sincero”.
La produzione
Il film Trifole – Le radici dimenticate è stato realizzato con il prezioso contributo del PR FESR Piemonte 2021-2027 – bando “Piemonte Film TV Fund”, con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte.
Con il suo profondo legame con il territorio, per la portata degli attori, per la storia e il taglio di regia internazionale, Trifole – Le radici dimenticate vuole essere una sorta di manifesto per il sistema culturale delle Langhe e dell’Italia.
Per questo la produzione ha cercato e trovato fin dall’inizio una serie di sinergie con il territorio su vari fronti e Trifole – Le radici dimenticate conta sul supporto per la comunicazione, il lancio e la promozione in Italia e negli Stati Uniti da parte di alcune Istituzioni chiave delle Langhe: Torino Piemonte Film Commission, i Comuni di Alba e di Somano, l’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, l’Ente Fiera di Alba, il Centro Nazionale Studi Tartufo, l’Associazione Commercianti Albesi, il Consorzio Barolo Barbaresco Alba Langhe Dogliani, l’Enoteca Regionale Piemontese Cavour e la Fondazione Radici.
La produzione ringrazia, inoltre, il resort “Casa di Langa” e il relais “Le Due Matote” per il sostegno e l’ospitalità riservata agli attori.
“In sinergia con i vari enti che lavorano alla valorizzazione e alla promozione delle nostre colline – dichiara il presidente dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero, Mariano Rabino – abbiamo scelto di sostenere il film Trifole – Le radici dimenticate perché racconta, per immagini e con una storia originale e commovente, la nostra terra e il mondo e la cultura del tartufo, confidando che il film possa raggiungere un pubblico ampio e con esso dialogare attraverso il linguaggio universale del cinema”.


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